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In evidenza
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In collaborazione con Sanità e politiche sociali
"La Valle d'Aosta, nel 2023, è stata
la prima regione in Italia ad approvare la profilassi della
bronchiolite da virus respiratorio sinciziale (Vrs),
disciplinando la profilassi nell'ambito dei Lea aggiuntivi
regionali e ottenendo, nella scorsa stagione invernale, ottimi
risultati sanitari. I ricoveri si sono più che dimezzati: al 4
febbraio 2024, erano 19 casi contro i 49 registrati nello stesso
periodo della precedente stagione, con una riduzione del 62%".
Lo ha detto l'assessore regionale alla sanità, Carlo Marzi,
rispondendo ad un'interpellanza di Rassemblement valdotain sulla
campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio
sinciziale.
"La scorsa stagione - ha aggiunto -i bambini sottoposti a
profilassi con Nirsevimab sono stati 440. Nessuno di essi è
stato ricoverato per bronchiolite da Vrs. Tutti i genitori dei
bambini candidati alla profilassi ricevono anticipatamente
un'informativa scritta sui rischi e benefici del trattamento e,
al momento della somministrazione del farmaco, è previsto un
colloquio con un pediatra disponibile a fornire ulteriori
informazioni. Gli operatori dell'Usl, 2/3 settimane dopo il
trattamento, hanno contattato i genitori di tutti i bambini
sottoposti a profilassi: il 90% dei genitori ha riferito di non
aver rilevato nulla, il 5% circa una reazione febbrile e il 5%
circa una reazione locale; lievi manifestazioni transitorie per
le quali nessun genitore è dovuto ricorrere al pediatra. Sempre
nella scorsa stagione, sono stati 175 i bambini i cui genitori
non hanno aderito alla profilassi: tra questi, 17 sono stati
ricoverati per forme gravi di bronchiolite da Vrs".
La replica di Diego Lucianaz (Rv): "L'Assessore non ha risposto
puntualmente a tutte le domande: quanto costa il farmaco? Mi
sarebbe piaciuto avere delle cifre. I conti non mi tornano
neppure sul numero di bambini nati in Valle d'Aosta e quelli
sottoposti a profilassi".
In collaborazione con Sanità e politiche sociali
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