I santi sono più vicini
al mondo reale di quanto appare dall'iconografia e
dall'agiografia. Padre Massimiliano Kolbe, il francescano che
offrì la sua vita al posto di un padre di famiglia ad Auschwitz,
era per esempio un giornalista e un radioamatore che aveva messo
la sua capacità di comunicare al servizio della pace. San
Leonardo Murialdo, nella Torino del 1800, decise di proteggere i
lavoratori senza diritti, soprattutto i più giovani, dando vita
ad una sorta di attività 'sindacale'. Sant'Angela Merici già
alla fine del 1400 ebbe l'intuizione di quella 'Chiesa in
uscita' tanto cara a Papa Francesco, ispirando la nascita di una
congregazione di religiose che operava nel mondo e non nel
chiuso di un convento.
Sono alcuni ritratti di santi contenuti nel libro "60 colori
della grazia" di Antonio Tarallo per le edizioni Ares. E' un
viaggio tra le biografie (note e meno note) di donne e uomini
che hanno seguito Dio; sono sessanta 'medaglioni' scritti
dall'autore per L'Osservatore Romano nei quali viene evidenziata
soprattutto l'umanità dei santi: persone dotate di sfumature,
peculiarità, nel vivere e comunicare il Vangelo; persone
assolutamente normali. Non si tratta dunque di una serie di
"santini", ma di racconti brevi da cui emergono ritratti molto
vicini alla nostra quotidianità.
"Certo, il santo è nell'orizzonte invalicabile di Dio.
Tuttavia, non è isolato e racchiuso nel bozzolo d'oro della sua
aureola", commenta nella prefazione il cardinale Gianfranco
Ravasi, ex Prefetto del Dicastero della Cultura e autore di
numerosi saggi sulle Scritture. Il direttore dell'Osservatore
Romano, Andrea Monda, nell'introduzione sottolinea: "L'autore
non ci presenta santi-statue ma persone vive, concrete e,
dunque, capaci di una vasta gamma di sentimenti. Sembra averli
davanti, vicino a noi; non sono lontani in un tempo impolverato
dai secoli perché sono presenze che fanno parte della nostra
vita e che ci accompagnano nella nostra esistenza".
I santi alla fine fanno così parte della vita quotidiana che
hanno ispirato artisti di tutti i tempi. Per questo nella sua
carrellata Tarallo, per raccontare la vita di coloro che hanno
deciso di rispondere al disegno di Dio, riporta alla memoria
quanto detto da poeti e scrittori, come Giovanni Pascoli, Nazim
Hikmet, Pier Paolo Pasolini. "La santità allora diviene poesia",
conclude Monda.
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