(di Fausto Gasparroni)
Gli ultimi precedenti dell'Anno Santo
2025 sono stati entrambi eventi di enorme rilievo per la Chiesa.
In particolare, il "grande Giubileo" del 2000 - l'ultimo
"ordinario" fino a questo momento - è stato il ponte che ha
fatto transitare la cristianità nel nuovo millennio, una pietra
miliare la cui maggiore innovazione è stata l'aggiunta di molti
Giubilei particolari per vari gruppi di persone e l'essere stato
celebrato simultaneamente a Roma, in Terra Santa e altre parti
del mondo.
Come indicato nella bolla di indizione Incarnationis
mysterium (29 novembre 1998), il 26/o Anno Santo ordinario,
svoltosi dal 24 dicembre 1999 al 6 gennaio 2001, è stato
dedicato alla commemorazione dei duemila anni dalla nascita di
Gesù, coincidenti con l'inizio del terzo millennio cristiano. Il
Giubileo indetto da Karol Wojtyła ha registrato una
partecipazione di fedeli senza precedenti, con una massiccia
risposta agli appuntamenti dei grandi raduni giubilari: da
quello dei bambini ai più poderosi raduni dei giovani e delle
famiglie, passando per i Giubilei delle varie categorie
professionali e di volontariato, fino al significativo Giubileo
nelle carceri. Anche fuori del mondo cattolico gli eventi hanno
riscosso forte attenzione, per la grande carica simbolica e
innovativa, mentre la preparazione al 'grande Giubileo' aveva
visto una serie di petizioni promosse dal Papa polacco - contro
la pena di morte, per la cancellazione del debito dei Paesi
poveri - tali da mobilitare l'opinione pubblica globale.
Si sono poi moltiplicate le correzioni di rotta, anche con la
contestuale beatificazione, il 3 settembre, di papa Giovanni
XXIII e di Pio IX. La dichiarazione Dominus Iesus (6 agosto),
che ha affermato l'unicità della Chiesa di Cristo, e il
pellegrinaggio dei tradizionalisti lefebvriani, che l'8 e il 9
agosto poteva compiersi a Roma con l'accordo delle autorità
vaticane, sono serviti invece a compensare le aperture al
dialogo interreligioso ed ecumenico che avevano caratterizzato
la prima parte dell'anno.
Alla Porta santa varcata da Giovanni Paolo II la notte del
24 dicembre nella Basilica di San Pietro, il 18 gennaio è stata
infatti affiancata quella di San Paolo fuori le Mura, aperta a
sei mani dal Pontefice cattolico, dal metropolita ortodosso
Athanasios e dal primate anglicano John Carrey, al termine di
una celebrazione ecumenica che ha riunito 22 Chiese e
organizzazioni cristiane di tutto il mondo.
Con l'apertura della Porta ecumenica, il Giubileo, nella
tradizione sempre caratterizzato come cattolico, si è offerto
come occasione di incontro fra le Chiese cristiane. Il 7 maggio
al Colosseo si è poi tenuta, con i delegati delle diverse
Chiese, una Commemorazione ecumenica dei testimoni della fede
del XX secolo, che ha ricordato più di 13.000 nuovi martiri di
tutte le appartenenze.
Tuttavia, il gesto inedito e dirompente compiuto da papa
Wojtyla nel Giubileo del 2000 è stato il 'mea culpa' per i
peccati della Chiesa, compresi i peccati commessi a danno
dell'unità dei cristiani, le colpe nei confronti di Israele e
gli abusi 'nel servizio della verità', ovvero dell'Inquisizione.
Un atto di penitenza che, dopo la solenne celebrazione della
Giornata del perdono (12 marzo) nella Basilica vaticana, è stato
ripetuto due settimane dopo durante il secondo pellegrinaggio
giubilare del Pontefice (il primo lo aveva visto sul Sinai dal
24 al 26 febbraio) a Gerusalemme, quando Giovanni Paolo II, dopo
essersi recato in visita allo Yad Vashem e aver incontrato il
Gran Mufti sulla Spianata delle moschee, ha inserito in una
fessura del Muro del pianto la propria richiesta di perdono a
Dio per la persecuzione degli ebrei (20-26 marzo).
Il Giubileo straordinario della misericordia è stato invece
proclamato da papa Francesco con la bolla Misericordiae Vultus,
dichiarandone la ricorrenza nel 50/o della fine del Concilio
Vaticano II. L'inizio era stato dapprima fissato per l'8
dicembre 2015, per concludersi il 20 novembre 2016, ma come
segno della vicinanza della Chiesa alla Repubblica
Centrafricana, colpita dalla guerra civile, il Papa ha aperto la
Porta Santa della Cattedrale di Bangui il 29 novembre, durante
il viaggio apostolico in Africa, anticipando così l'inizio del
Giubileo straordinario.
La Porta santa della Basilica di San Pietro è stata aperta
come previsto l'8 dicembre 2015, e si è trattato della prima
apertura in presenza di due Pontefici: il Papa regnante
Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI. Tra i grandi raduni,
la traslazione a Roma dei corpi di San Pio da Pietrelcina e San
Leopoldo Mandic; l'invio dei "missionari della misericordia"; la
Gmg di Cracovia; la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta.
Inoltre, nei "venerdì della misericordia", il Papa compiva ogni
mese visite a comunità, centri di accoglienza, strutture
ospedaliere, ostelli dei poveri, luoghi dove poter portare un
proprio segno di misericordia.
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