(di Nina Fabrizio)
E' uno dei grandi
eventi giubilari più in là da venire ma la Giornata dei Giovani
nell'ambito del Giubileo 2025 si presenta già come la nuova
Woodstock cattolica capace di abbattere nuovi record del
movimentismo cattolico giovanile e di incidere, almeno nelle
intenzioni, su una nuova generazione di cattolici di tutto il
mondo. Prevista per i giorni che vanno dal 28 luglio al 3
agosto, già il luogo prescelto per la manifestazione è
fortemente evocativo. Si terrà a Tor Vergata, proprio dove 25
anni si fa si tenne l'analoga Giornata con San Giovanni Paolo
II, entrata nella storia, non solo della Chiesa, per aver
riunito 2 milioni di giovani da tutto il mondo nella promessa
reciproca di un futuro di pace e di speranza. Allora la grande
spianata alla periferia di Roma si riempì all'inverosimile di
quelli che furono subito ribattezzati come i "Papaboys", "le
sentinelle del mattino" come li chiamava Wojtyla, giovani che
avevano deciso di stringere con un Papa anziano e malato un
patto di amicizia e solidarietà in vista di un mondo più
fraterno. Fu un evento dal grande impatto emotivo, in cui in
qualche modo confluiva tutta la spinta e l'anelito di speranza
sbocciata dal crollo del Muro di Berlino anche se solo l'anno
successivo il mondo dovette subire la terribile "doccia fredda"
dell'attacco terroristico alle Torri Gemelle dell'11 Settembre.
Un turning point della storia che ha determinato una inversione
di rotta rispetto a quelle che erano le diffuse aspettative di
un mondo più libero e pacifico per tutti, dalle frontiere
aperte. Le conseguenze si pagano in qualche modo ancora oggi. Lo
stesso mons. Rino Fisichella, pro-Prefetto del Dicastero
dell'Evangelizzazione, 'regista' del Giubileo 2025, ha
candidamente ammesso di recente che la Chiesa di oggi non si
aspetta i numeri di allora. La minaccia terroristica, le nuove
esigenze di sicurezza, il contesto determinato dalle guerre in
corso, costringono ad essere meno ottimisti. C'è poi da tenere
conto delle attuali disposizioni del ministero dell'Interno che
richiedono la presenza di un poliziotto ogni 250 pellegrini,
circostanza che necessariamente penalizza l'organizzazione di
grandi eventi. Le stesse scuole e parrocchie hanno oggi norme
più rigide per l'ospitalità dei ragazzi e delle ragazze.
Nonostante questi aspetti 'securitari', la Giornata dei giovani,
che vanta comunque alle spalle diverse Gmg mondiali tutte di
successo, non ultima quella di Lisbona con oltre 350mila giovani
riuniti con papa Francesco nell'estate del 2023, è una di quelle
su cui l'intera Chiesa cattolica scommette di più. "Di quella
Giornata del Duemila - afferma mons. Fisichella - si ricorda
ancora il clima di festa e la straordinaria sintonia con il Papa
dei giovani provenienti da ogni angolo della Terra. L'immagine
di quell'immenso raduno rimane come l'icona stessa di tutto
l'Anno santo. Due milioni di giovani in una grande spianata, tra
canti, preghiere, l'entusiasmo e l'allegria di incontri unici e
irripetibili". Allora, grazie a un Fondo di solidarietà,
dall'Africa, dall'America del Sud, dall'Asia, parteciparono
assieme ai loro coetanei più fortunati, giovani del Burundi, del
Sudan, del Rwanda, della Colombia, del Chiapas, della Sierra
Leone dei "bambini soldato". "Alcuni di loro - ricorda il
presule - per la prima volta avevano trascorso un intero mese in
allegria e fraternità, lontani dalle difficili realtà
caratterizzate dalla guerra, dalla povertà più estrema, dai
lutti. Non era un'oasi quella Giornata, era un evento che poneva
i giovani al centro del mondo". Ed è questo l'obiettivo 25 anni
dopo, mettere i giovani con la loro legittima rivendicazione di
un mondo più accogliente, libero e fraterno al centro della
scena. Non una bolla, dunque, ma una goccia capace di farsi onda
e travolgere muri e resistenze. La macchina organizzativa,
partita con qualche ritardo per le incertezze generali, è ora
caricata al massimo. Le diocesi di tutto il mondo hanno aperto
le iscrizioni con il ricco programma di eventi. Si parte lunedì
28 luglio con gli arrivi; il martedì ci sarà una messa di
benvenuto della diocesi di Roma in piazza San Pietro; mercoledì
30 e giovedì 31 sono previste attività di carattere culturale,
artistico e spirituale. Quindi l'intera giornata del venerdì
vedrà la possibilità di ricevere la comunione al Circo Massimo.
Sabato 2 agosto l'appuntamento è con l'animazione con musica e
testimonianze a Tor Vergata, quindi la veglia con Francesco in
serata e la domenica la messa finale presieduta dal Pontefice.
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