Chiama i soccorsi alle tre di notte per segnalare che un profugo sta male, ma l'operatore non gli crede e gli risponde che "le ambulanze sono in vacanza" con tono canzonatorio. E' successo lo scorso weekend a Gnarega Dembele, meglio conosciuto come Vie, maliano di 29 anni, con permesso di soggiorno, che presta servizio come mediatore in un alloggio per richiedenti asilo di Legnaro, gestito dal Gruppo R di Padova. A renderlo noto è il Gruppo R, dove il giovane lavora. Solo la chiamata di un secondo operatore ha convinto il centralinista a mandare un'ambulanza. E ora Vie denuncia quello che definisce un episodio di razzismo sanitario: "Non mi hanno preso in considerazione, per questo ho deciso di non perdere tempo e di chiamare l'operatore della cooperativa. Non mi sono neanche arrabbiato, anche se ci sono rimasto male perché si trattava di un'emergenza".
Vie è stato scelto come mediatore perché parla quattro lingue, tra cui l'italiano.
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