Timbrava il cartellino e usciva
per protesta: i giudici gli danno ragione ritenendo il suo
operato non una truffa ma uno sciopero. Protagonista della
vicenda è Ruggero Orlando, 65 anni, un addetto al servizio
accoglienza del Museo Concordiense di Portogruaro (Venezia)
assolto dalla Corte d'Appello di Venezia perchè il fatto non
sussiste dall'accusa di aver timbrato il cartellino senza in
realtà lavorare, come forma di protesta per essere stato a suo
dire demansionato dal ruolo di vigilante. Per 14 giorni tra
l'agosto e il novembre 2006 l'uomo ha timbrato il cartellino per
poi andarsene. Secondo i giudici la truffa non sussiste perchè
l'uomo aveva annunciato con largo anticipo la volontà di agire
in questo modo come forma di protesta, inviando una lettera in
cui spiegava le sue ragioni.
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