Sono stati assolti, "perchè il
fatto non sussiste", otto ammiragli della Marina Militare
imputati a Padova nel processo bis per i militari morti a causa
dei tumori provocati dalle presenza di amianto nelle navi. Il
giudice monocratico ha accolto la richiesta di assoluzione
avanzata dalla Procura. Secondo la stessa pubblica accusa, i
vertici della Marina non avevano autonomia di spesa del budget
assegnato e non potevano stanziare fondi per l'eliminazione del
pericolo amianto nelle navi.
Alla lettura della sentenza in aula è scoppiata la rabbia dei
parenti delle vittime, "Vergogna - hanno urlato -, 1100 morti,
oggi li uccidete un'altra volta !".
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