Il Veneto, già seconda regione
d'Italia per export, con quasi 62 miliardi di euro, è cresciuta
nelle vendite all'estero di un ulteriore 2,9% nei primi 9
mesi 2018, mantenendo ampio potenziale di sviluppo. Nell'anno
delle turbolenze dei Paesi emergenti, del rallentamento Usa e
delle Brexit, il Triveneto ha fatto una performance d'insieme
ancora migliore, +4,3%. Sono i dati illustrati oggi a Vicenza
nell'evento con cui Sace Simest ha presentato la Mappa dei
rischi 2019, incentrata sui settori e mercati capaci di
garantire le maggiori opportunità per l'export. Il Veneto, per
gli analisti Sace, ha davanti a se' ancora margini di crescita:
nei primi 9 mesi 2018 la meccanica strumentale, i prodotti in
metallo e gli apparecchi elettronici hanno fatto registrare
tassi di crescita superiori alla media regionale. I 5 settori
principali (meccanica strumentale, tessile e abbigliamento,
altra manifattura, prodotti in metallo e bevande e alimentari),
rappresentano assieme il 70% delle vendite totali all'estero.
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