Un imprenditore cinese è stato
arrestato con l'accusa di avere emesso fatture false per 12
milioni di euro, in un'operazione della Guardia di Finanza di
Treviso che ha sequestrato beni per 2,6 milioni di euro e
indagato complessivamente 10 persone. L'indagine, denominata "il
sarto", è iniziata un anno fa e ha ha fatto emergere un sistema
fraudolento pensato dall'imprenditore cinese, attivo nel
confezionamento di capi d'abbigliamento. L'uomo, celandosi
dietro delle "teste di legno", aveva architettato un articolato
meccanismo di frode basato sull'utilizzo di fatture false,
emesse da tre "cartiere", anch'esse riconducibili a cinesi,
ditte in realtà prive di una sede in cui operare, di dipendenti,
di mezzi e locali idonei allo svolgimento di una normale
attività imprenditoriale. L'indagine ha permesso di ricostruire
i flussi di denaro ed ha delineato il riciclaggio dei proventi
illeciti, realizzato con la collaborazione di un altro
imprenditore compiacente, ancorché estraneo alla frode fiscale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA