Acqua, nuvole, barche e riflessi
d'azzurro, fusi in un'intima visione tonale: è questo il filo
conduttore della mostra dedicata all'opera di Guglielmo Ciardi,
e dei suoi due figli, Beppe ed Emma, allestita alla Galleria
d'arte "Cesaro" di Padova, dove rimarrà aperta fino al 15
giugno. Ripercorre in una quarantina di opere la parabola
artistica della famiglia Ciardi, interprete per eccellenza del
vedutismo veneto a cavallo fra Otto e Novecento. Glugliemo
(1842-1917), Beppe (1875-1932) ed Emma (1879-1933) a confronto:
protagonista dei loro dipinti è la laguna veneziana,fonte
d'ispirazione per una inedita pittura en plein air, descritta da
spazi dilatati ma essenziali, con orizzonti piatti, quasi
liquidi, dove la luce sfalda. Agli scorci veneziani dal taglio
fotografico, alle atmosfere silenziose e incontaminate di
Mazzorbo, Burano, Chioggia e Pellestrina, si affiancano le
vedute dell'entroterra trevigiano e quelle alpestri, e la
seducente tematica neorococò divenuta l'originale cifra stilista
di Emma Ciardi.
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