Sebbene le nostre Pmi siano leader in
Europa,il nostro sistema produttivo ha ancora dei forti elementi
di criticità. Sino alla prima metà degli anni '80,rileva la
Cgia, l'Italia era tra i leader mondiali nella
chimica,gomma,plastica, siderurgia, alluminio, informatica e
farmaceutica. Grazie al peso di molte grandi imprese pubbliche e
private (Montedison,Eni Pirelli, Olivetti)lo sviluppo ruotava
attorno a questi comparti. A distanza di 40 anni abbiamo perso
terreno e leadership in quasi tutti questi settori."In Italia
-spiega la Cgia-le grandi imprese si sono pressoché estinte, non
per l'eccessivo numero delle pmi,ma per l'incapacità di questi
grandi player di reggere la sfida della globalizzazione".Per la
Cgia si deve guardare con più attenzione al mondo delle imprese,
specie alle pmi,visto che la tassazione resta su livelli
insopportabili, il credito viene dato con il contagocce, l'
ammontare del debito commerciale della Pa verso i propri
fornitori è di 57 mld di cui circa la metà per i mancati
pagamenti.
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