Il sistema portuale dell'Alto
Adriatico presenta oggi a Brema (Germania), al salone europeo
BreakBulk Europe 2019, cinque casi che hanno fatto "storia" nel
settore e che confermano lo scalo veneto tra i più importanti in
Europa per i traffici breakbulk, grazie a 900 colli eccezionali
movimentati nell'ultimo anno.
Si parte dai quattro megareattori salpati la scorsa estate
dal terminal Transped di Venezia per il Medio Oriente, quasi
1.600 tonnellate movimentate attraverso tre modalità: stradale,
fluviale e marittima. Si passa quindi ai tre mega-boiler
ultimati a Venezia dall'italiana Macchi, ora parte di uno dei
più grandi impianti Oil & Gas al mondo, tre carichi del peso di
700 tonnellate ciascuno. A Brema presentato anche il caso delle
due componenti più grandi mai prodotte nel settore
petrolchimico, realizzate tra la Lombardia e Venezia da Riva
Calzoni, ciascuno del peso di oltre 1.500 tonnellate. un
trasporto che ha richiesto la messa in opera di convogli di 60
metri di lunghezza.
Lo scalo di Chioggia ha presentato l'assemblaggio e l'imbarco
delle due gru della padovana Bedeschi, le più grandi costruite
in Italia negli ultimi 10 anni con un altezza di quasi 100 metri
per 1.800 tonnellate ciascuna. E, sempre a Chioggia, l'imbarco
in tempi record di una gru Csu (Continuous ship unloader), un
project da 680 tonnellate imbarcato in cinque ore.
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