E' l'ultimo corazziere del Re,
Giulio Biasin, che a settembre compirà 100 anni, e la storia
d'Italia l'ha vissuta in prima persona. E' stato in servizio al
Quirinale dal 1939 al 1943 con Vittorio Emanuele III, e il
giuramento di fedeltà alla monarchia è rimasto nel suo Dna.
Oggi, 70 anni dopo quella vita passata al palazzo del Quirinale
tra cavalli di razza, sciabole ed elmi, ha ricevuto
l'onorificenza di Commendatore della Repubblica, conferita dal
presidente Mattarella. La consegna è avvenuta durante la
cerimonia per la Festa dell'Arma, a San Zaccaria. Di episodi,
momenti chiave della storia pre-repubblicana del Paese, Biasin
ne custodisce tanti. In servizio nell'allora 'Squadrone
Carabinieri Guardie del Re', ha visto sfilare davanti al suo
picchetto papi, come Pio XII, che si recava in visita a Vittorio
Emanuele, e teste coronate. Fortissimo nel canottaggio, nel 1942
vinse a Berlino, assieme al fratello, la regata del due senza'.
L'attestato, con la firma del Fuhrer, fa parte dei suoi cimeli.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA