Dopo Sant'Antonio nel 2014 e San
Valentino nel 2018, ora anche San Teobaldo avrà un volto. L'urna
che contiene i resti scheletrici del Santo, collocata nella
chiesa di San Giovanni Battista a Badia Polesine, in provincia
di Rovigo, è stata riaperta oggi e i primi rilievi sono stati
condotti da un gruppo di studiosi dell'Università di Padova. Lo
studio, oltre a dare una fisionomia al Santo che morì di lebbra
nel 1066, potrebbe contribuire attraverso il dna anche a fornire
nuove informazioni sulla diffusione della malattia in Europa.
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