Sarà il Don Carlo di Verdi il 24
novembre a inaugurare la stagione lirica e balletto del Teatro
La Fenice di Venezia, all'interno di una programmazione di
successo di pubblico e di conti - per l'ottavo anno chiusura in
equilibrio economico - che alterna novità, come il "Pinocchio"
di Pierangelo Valtinoni (13 dicembre) o il balletto "Duse" di
John Neumeier, con Alessandra Ferri e l'Hamburg Ballett (5
febbraio), alla ripresa di opere di repertorio come "Traviata" e
"Trovatore" verdiani o "Il barbiere di Siviglia" di Rossini.
Sono 21 i titoli, con oltre 150 rappresentazioni, in
programma per la prossima stagione e l'opera d'apertura prosegue
il progetto di rilettura del catalogo di Verdi portata avanti
dal maestro Myng-Whun Chung, disegnando una linea artistica di
continuità con le ultime inaugurazioni, con "Macbeth" nel 2018 o
"Un ballo in maschera" del 2017. La Fenice presenta, tra
l'altro, un dittico novecentesco - "A hand of Bridge" di Samuel
Barber e "Il castello del principe Berbablù" di Bartok" - (17
gennaio), "Rinaldo" di Handel, nell'allestimento di Pier Lugi
Pizzi (19 giugno), o "Rigoletto" per la regia di Damiano
Michiletto.
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