Il tema del razzismo fa irruzione
nel bel mezzo della stagione lirica a Verona, complice lo
storico ruolo di 'Aida', la schiava etiope, e un soprano,
l'americana Tamara Wilson, che ha minacciato il rifiuto del
trucco 'nero' sul volto, parlando - con post su Instagram - di
una visione razzista nel mondo dello spettacolo. Una
interpretazione spiegata dettagliatamente - "conosco colleghi
che non vogliono che il colore della loro pelle sia un costume,
perchè se lo rinforzi per specifici ruoli questo non aiuta ad
abbracciare la diversità" - con l'ammissione che "nessuna
opinione è più giusta o corretta, perchè è personale".
Il compromesso tuttavia è stato trovato: nella prossima
rappresentazione di Aida, 28 luglio, con Placido Domingo sul
podio d'orchestra, Wilson avrà un trucco "alleggerito", cioè
meno scuro. La cantante ha abbozzato, "ho vinto una battaglia,
non la guerra". Ma questo sarebbe il massimo che la Fondazione
Arena si è detta disponibile a concederle, pena chiamare un
sostituto per il ruolo.
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