L'associazione italiana familiari e
vittime della strada onlus si è costituita parte civile nel
processo per la strage del pullman ungherese che la sera del 20
gennaio 2017 si schiantò contro un cavalcavia dell'autostrada
Milano-Venezia, vicino a Verona Est, causando la morte di 16
studenti e di uno dei due autisti. "Siamo pronti a dare
battaglia in aula - ha detto il presidente Alberto
Pallotti - contro questa ipotesi trapelata nelle ultime ore, con
l'autista ungherese, Janos Varga, che potrebbe a sorpresa
dichiarare di non essere stati lui alla guida, ma il collega
morto nel rogo". Oggi in una conferenza stampa con i legali
dell'associazione e alcuni familiari delle vittime è stato
spiegato che il processo non è ancora entrato nel vivo e anche
l'udienza di oggi è stata interlocutoria e rinviata al prossimo
24 gennaio. "Abbiamo prove schiaccianti contro l'autista e
contro la società che gestisce quel tratto di autostrada" ha
aggiunto Pallotti.
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