In Veneto le politiche sanitarie
adottate per contrastare il Coronavirus avrebbero contribuito a
rallentare la diffusione del contagio. L'evidenza emerge
dall'Unità di Biostatistica, epidemiologia e salute pubblica
dell'Università di Padova, che ha messo a confronto i dati
dell'infezione con le previsioni al 3 marzo. A partire dal 2
marzo, giorno individuato come "changepoint" nell'andamento
epidemico, la curva dei casi previsti è salita più di quella dei
casi effettivamente riscontrati: gli ultimi dati disponibili,
aggiornati al 12 marzo, hanno evidenziato 1.023 casi osservati
contro 1.356 previsti, per una stima di 333 contagi evitati in
dieci giorni. Il rallentamento del contagio sulle previsioni
equivale a 2,4 giorni "guadagnati", e fino al 12 marzo ha fatto
registrare 15,91 casi al giorno in meno del previsto (il record
risale al 6 marzo, quando la differenza tra previsioni e dati
osservati era di 40 casi al giorno).
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