"Ho avuto la fortuna di essere
impaziente e curioso, e questo mi ha aiutato. Ho sempre saputo
che questo del teatro è un mestiere, e i mestieri vanno fatti
sul serio, bisogna avere da subito il coraggio di sporcarsi le
mani". Lo ha affermato oggi il regista e scenografo Pier Luigi
Pizzi, che in occasione dei suoi 90 anni è stato intervistato in
diretta social dal soprintendente del Teatro La Fenice di
Venezia, Fortunato Ortombina.
Pizzi ha reso omaggio al suo maestro, Giorgio Strehler, che
lo scelse nel neonato Piccolo di Milano per l'allestimento del
Riccardo II. "Lui mi ha scelto - ha sottolineato - e io ho avuto
quel che cercavo. Mi è servito imparare il rigore e la
disciplina ma anche sapere cos'è il lavoro di squadra. Quando
salgo in un palcoscenico cerco la complicità di tutti, perché
bisogna parlarsi, dialogare. Gli spettacoli non nascono per
caso, sono belli o sono brutti, sono riusciti o non sono
riusciti, ma devono essere nati secondo la spinta della qualità,
del rigore", ha concluso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA