Come funziona un'indagine di
"polizia" in un mondo popolato di streghe, elfi e maghi, dove
gli incantesimi non servono a 'svelare' ma solo a fornire
ulteriori indizi da ricostruire seguendo la logica del classico
investigatore da giallo classico?
E' un territorio narrativo in parte inedito, una categoria
che può essere definita come "crime-fantasy" in cui si è
cimentata Ludovica Bastianetto, nel suo romanzo d'esordio "Di
indagini, ombre e intrugli" (Mazzanti libri, 222 pagine, 20
euro).
Appassionata di entrambi i generi, il giallo e il fantasy,
Bastianetto costruisce una trama intessuta di appunti
meticolosi, ricette, deduzioni, piccoli flirt e magie in cui la
protagonista deve districarsi per venire a capo di una
misteriosa morte.
La protagonista è Zoe, una giovane strega e guaritrice
"multirazze", allieva e nipote di una strega esperta di veleni,
componente di un gruppo di investigatori, i "Segugi", una
squadra di sette persone che opera sotto la guida di un mago,
Stanislao, e che in questa prima avventura è incaricata di
verificare le circostanze della morte di Kamillo Korallo,
esperto di ipnosi e personaggio influente della comunità
fantastica di Sool.
L'indagine, ricca di eventi inaspettati e di pericoli, si
svolge in un mondo magico ma reale e quotidiano. Avventure che
si classificano come "young adult", ma che con il ritmo e la
complessità del racconto possono coinvolgere gli adulti
appassionati del classico genere giallo.
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