A Vo' Euganeo, la cittadina padovana primo focolaio del Covid-19 in Veneto, le polveri fini e ultrafini e gli ossidi di azoto sono crollati nel periodo del lockdown della Fase 1; per il Pm10 i dati sono risultati inferiori ai corrispondenti valori di tutte le altre centraline della rete presenti nel territorio. Il dato emerge dalla relazione pubblicata oggi a cura dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpav) che analizza in particolare quanto raccolto dalla centralina "Parco Colli" che monitora la qualità dell'aria nella zona Ovest dei Colli Euganei, dove insiste il territorio del comune di Vo', e relativo al periodo dal 10 febbraio al 3 maggio scorsi. Il centro di Vo' Euganeo dista meno di 3,5 chilometri in linea d'aria dalla stazione di monitoraggio, che presenta i dati migliori di qualità dell'aria di tutta la provincia di Padova, con concentrazioni di polveri fini di norma inferiori del 25% rispetto alla media delle altre stazioni, comprese le centraline urbane del capoluogo.
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