Oltre 200 lavoratori portuali del
settore crocieristico di Venezia hanno partecipato questa
mattina ad una manifestazione davanti alla Stazione Marittima
per denunciare la situazione di incertezza lavorativa legata al
blocco del settore per l'emergenza Coronavirus.
Portabagagli, tassisti, addetti ai terminal, hostess e
steward, piloti e ormeggiatori, addetti al carico delle
provviste di bordo e operatori commerciali, alcuni dei profili
professionali, in cassa integrazione e preoccupati per ciò che
accadrà nei prossimi mesi. Alcuni di loro hanno raccontato la
propria esperienza, le difficoltà iniziate a novembre con
l'acqua alta eccezionale e successivamente a causa
dell'emergenza sanitaria.
Secondo il Dpcm si prevede la ripartenza delle navi da
crociera dal 15 agosto, ma gli operatori temono che a Venezia se
ne riparlerà solo dal prossimo anno. Presenti anche una parte
dei lavoratori gli stagionali che da alcuni mesi non
percepiscono più la Naspi.
Affrontato anche l'annoso problema del passaggio delle grandi
navi a Venezia. "Le navi da crociera - hanno detto i lavoratori
- sono un asset importante per Venezia. Non vogliamo essere
demonizzati, chiediamo solo di lavorare. Il Porto di Venezia è
essenziale per la nostra economia: serve una soluzione
compatibile per far tornare queste famiglie a lavorare e ridare
loro dignità, chiediamo certezze".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA