Il mare in Friuli Venezia Giulia
non parla solo di litorali sabbiosi o rocciosi da scoprire, tra
spiagge super attrezzate a misura di famiglie e piccole baie
nascoste dove godersi un bagno in completo e solitario relax, ma
anche di storia, cultura, gastronomia, sport e natura
incontaminata. Il tutto in un'atmosfera particolare, in questo
angolo a Nordest d'Italia dove lingue, sapori e saperi dei
popoli latino, germanico e slavo convivono da secoli in un
armonioso e affascinante miscuglio che neppure le grandi guerre
con il loro strascico di dolori hanno potuto turbare.
Le proposte 'marine' di PromoTurismoFVG, raccontano la
ricchezza del territorio, per il turista contemporaneo, sempre
più portato a vivere una esperienza non solo una vacanza,
attratto da mete sostenibili, stile 'slow' e itinerari non
convenzionali. La fruibilità è facilitata attraverso il sito
"SpiaggiaFVG2020", online da qualche giorno
(spiaggiafvg2020.it), che riunisce tutti gli stabilimenti
balneari da Lignano a Muggia, strutturato come una vetrina per
presentare l'intera offerta. Un click sulla mappa e appare una
scheda con informazioni e contatti per ogni spiaggia attrezzata,
e prenotare online il posto in spiaggia.
I 130 chilometri di costa offrono centinaia di esperienze:
full immersion negli ambienti lagunari alle spalle del lungo
litorale dorato di Lignano Sabbiadoro, decantato da Hemingway,
per esplorare barene, canali navigabili, paesi di pescatori come
la pittoresca Marano - comunità alloglotta 'veneziana' in pieno
Friuli - fino al bird watching nell'isola della Cona, non
lontano dalla raffinata Grado, amata dai turisti sin dall'Impero
Asburgico e gioiello alto-medioevale incastonato nell'Alto
Adriatico. In bici si può agevolmente raggiungere il sito
archeologico di Aquileia e il paradiso naturalistico della valle
Cavanata; non male neanche l'aperitivo a bordo di uno yacht
d'epoca che salpa da Trieste per raggiungere le falesie di
Duino. Tra i percorsi insoliti c'è l'urban trekking per
imbattersi in scorci, luoghi e personaggi caratteristici di
Trieste, o la passeggiata carsica tra pastini e vigne, per
approfondire l'origine e la storia del vino di Prosecco.
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