Venezia e piazza San Marco in quattro
capolavori settecenteschi di Giovanni Antonio Canal ''il
Canaletto'', Bernardo Belotto, Michele Marieschi e Francesco
Guardi. E' la mostra che a Erevan dal 3 settembre al 4 ottobre
celebrerà l' Italia per l' inizio dell' anno alla guida della
Rete degli Istituti di Cultura dell' Unione Europea (Eunic), che
ha sede appunto nella capitale armena. I dipinti, patrimonio
della collezione della Casa Museo della Fondazione Paolo e
Carolina Zani per l' arte e la cultura, saranno esposti in una
sala centrale del Palazzo presidenziale. Il progetto - sotto l'
Alto Patronato congiunto dei Presidenti della Repubblica dei due
Paesi - si inserisce tra le iniziative promosse dall'
ambasciatore italiano a Erevan Vincenzo Del Monaco in occasione
dell' insediamento dell' Italia alla presidenza dell'Eunic.
Nella mostra le tele dei quattro grandi vedutisti
raccontano la celebre piazza e i suoi monumenti, memoria del
mito storico della Serenissima, la Repubblica il cui buon
governo fu esaltato anche da Francesco Petrarca "quale Città
unico albergo ai giorni nostri di libertà, di giustizia, di
pace, unico rifugio dei buoni…", in una lettera a Pietro da
Bologna, il 10 agosto 1321. ''Canaletto, Bellotto, Marieschi e
Guardi - spiegano i curatori - erano consci, attraverso le loro
vedute di Venezia, di offrirci l'ultimo frammento di una memoria
e, al contempo, il principio di una contemporaneità fatta di
'ritratti' ogni volta differenti: nelle acque delle calli e in
marmi e pietre incrostate di salmastro, nelle ombre e riflessi,
nell'aria particolarissima di una città che generazioni
d'artisti hanno saputo rendere tramite colori leggeri o intensi,
trasparenti e mutevoli''. La città, dunque, come opera d'arte
''che salda in piazza San Marco ogni memoria. Una piazza che
incarna Venezia stessa, rappresentandone il fulcro degli
interessi politici e cerimoniali, sociali, religiosi, sede del
potere dogale e simbolo della ricchezza della Repubblica''.
L' Eunic è stata creata a Bruxelles nel 2007 con l' obiettivo
di creare una rete di collegamento e di partenariato tra le
istituzioni culturali degli stati dell' Unione Europea per
promuovere lo scambio e la comprensione, il dialogo
internazionale e la collaborazione con i paesi al di fuori dell'
Europa.
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