/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Guadagnino, mi sento un outsider del cinema

Guadagnino, mi sento un outsider del cinema

Corto su lockdown e docu su Ferragamo. Covid non fermerà sale

VENEZIA, 07 settembre 2020, 18:51

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Intanto una buona notizia: "Il sequel di Chiamami col tuo nome si farà, ci sto lavorando, anche se è presto parlare di set", dice all'ANSA Luca Guadagnino, confermando il progetto atteso moltissimo dai giovani che del film del 2017, tratto dal romanzo di Andrè Aciman, hanno fatto un cult e reso il protagonista Timothée Chalamet uno dei beniamini della generazione. Il cineasta-autore-produttore è a Venezia per presentare il cortometraggio girato durante il lockdown, 'Fiori, fiori, fiori' e il documentario fuori concorso Salvatore - Shoemaker of dreams dedicato alla straordinaria avventura di Ferragamo (uscirà in sala con Lucky Red nel 2021) e dal 18 al 26 settembre sarà presidente della giuria del festival di San Sebastian durante il quale in prima mondiale si vedrà il suo debutto nelle serie tv, We are who we are, in onda su Sky dal 9 ottobre.
    Il Covid, seppure cambia regole di produzione e sensibilità, non lo ferma davvero. "Certo - ammette - il rapporto con la creatività non è lo stesso, si viaggia meno, ci sono tante regole, io stesso sono in crisi per mettere in scena le scene d'amore e di passione, ma certo non mi fermo per questo".
    Nel lockdown è "aumentato in maniera universale il desiderio di muoversi. Io ero a Milano, soffrivo anche per motivi privati la situazione e mi è salito fortissimo il desiderio di tornare nei luoghi della mia infanzia". Nel corto si vede un Guadagnino emozionato come un bambino di rivedere volti familiari, luoghi, persino odori.
    In Salvatore - Shoemaker of dreams, Guadagnino racconta il designer delle scarpe con un'incredibile abbondanza di materiali d'archivio rintracciati a Firenze in casa Ferragamo a Palazzo Spini Feroni, ma anche a Hollywood dove il ciabattino dello sperduto Bonito in provincia di Avellino è amato e riconosciuto tra i pionieri dell'industria cinematografica dell'epoca d'oro, da Scorsese ai più noti critici. Il legame tra Guadagnino e lo stilista è "nella ricerca della bellezza, con incredibile modestia. Ha sempre vissuto la sua vita come un outsider, qualcuno fuori dal coro. E in questo mi sento per il cinema proprio come lui".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza