Fa discutere sui social la foto,
ormai diventata virale, del cartello sistemato all'uscita degli
arrivi nell'aeroporto di Venezia con il quale viene indicata
l'area test covid per i passeggeri dei voli provenienti dalla
Sardegna, Croazia, Grecia, Spagna e Malta. Un'indicazione che ha
sucitato nuove polemiche politiche dopo quelle successive
all'ordinanza firmata dal governatore sardo Christian Solinas
con la quale si rendevano obbligatori i test molecolari o
tamponi in ingresso nell'Isola, oggi sospesi dopo la pronuncia
del Tar regionale.
Per chi proviene dai quattro Paesi esteri il test è
obbligatorio, mentre per coloro che arrivano dalla Sardegna è
solo consigliato, come annunciato recentemente dallo stesso
presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
Nel frattempo dalla Ussl 3 Serenissima fanno sapere che su 5.351
passeggeri testati il 13% arrivava dalla Sardegna, il 64% dalla
Croazia, l'11% dalla Grecia, il 10% dalla Spagna, e il 2% da
Malta. La percentuale di positivi è dello 0,5%, mentre quella di
chi rientra dai Paesi monitorati e che in aeroporto ha deciso di
approfittare del servizio gratuito - senza bisogno né di
impegnativa né di prenotazione - è del 75%.
Nei primi giorni, subito dopo il 15 agosto, l'equipe della Ussl
3 effettuava il tampone con esito inviato via sms, poi da fine
agosto è stato adottato il tampone rapido con esito dato in 15
minuti.
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