La Corte di Cassazione
di Buenos Aires ha dichiarato prescritto il caso di due
sacerdoti e un insegnante di informatica che erano indagati per
abusi sessuali nei confronti di bambini con problemi di udito
presso l'Istituto Provolo di La Plata. Gli indagati erano i
sacerdoti Nicola Corradi, detenuto a Mendoza per analoghi
crimini commessi nel Provolo di quella provincia; Eliseo
Primati, che si trova in un istituto per cure mentali in Italia
e di cui era stata richiesta l'estradizione; e José Brítez,
professore di informatica presso lo stesso istituto, che ha la
sua casa madre in Italia, a Verona.
Secondo le indagini del pubblico ministero, i tre uomini
hanno abusato di almeno 5 bambini sordi che erano ospiti dalla
struttura; i bambini venivano anche picchiati e sottoposti ad
una specie di schiavitù.
Il provvedimento - riferisce la stampa argentina - è stato
deliberato dalla Terza Sezione della Corte di Cassazione penale,
affermando che "in questo caso non opera l'esclusione della
prescrizione".
Nella sentenza, che porta la firma dei giudici Víctor Violini
e Ricardo Borinsky, i magistrati hanno fatto riferimento alla
Corte interamericana dei diritti dell'uomo che assicura che nei
reati comuni, "come avviene in questo caso, lo statuto della
prescrizione è una garanzia che deve essere debitamente
osservata" e si ricorda che gli eventi per i quali era scattata
l'indagine si erano verificati tra il 1982 e il 1991.
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