Nuove terapie per la degenerazione
maculare senile vengono da una "retina artificiale liquida", un
nanomateriale da iniettare nell'occhio. La sperimentazione di
questa tecnica, ancora nella fase del test sugli animali, è
stata illustrata oggi da Grazia Pertile, Direttrice dell'Unità
operativa oculistica dell'Irccs Ospedale Sacro Cuore Don
Calabria di Negrar (Verona), intervenuta al Festival del Futuro
di Verona.
"Si basa - ha spiegato Pertile - sulla similitudine tra le
celle fotovoltaiche e i fotorecettori dell'occhio. Dopo aver
sviluppato questo materiale innovativo, abbiamo pensato di
iniettarne delle nanoparticelle sotto la retina. Questa 'retina
artificiale liquida' è un progetto ancora in fase di
sperimentazione sugli animali. Grazie a una serie di esperimenti
siamo in grado di misurare il riflesso pupillare di questi
animali, misurando il loro recupero della vista".
La degenerazione maculare senile nella retina colpisce circa
il 10% della popolazione di età avanzata. "Speriamo - ha
auspicato Pertile - che possa presto partire la sperimentazione
sull'uomo, siamo in attesa delle prime autorizzazioni.
Ragionevolmente non sarà prima del 2022, con un'attesa di altri
due anni almeno prima dell'applicazione terapeutica".
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