"Io so quello che
passato la scorsa primavera, ho solo da ringraziare Dio e i
medici che hanno trovato il modo di tenermi in vita. Quelli che
negano l'esistenza del virus sono dei pagliacci, degli egoisti
che non amano l'esistenza propria e quella degli altri". E' lo
sfogo di Graziano Ruzza, idraulico 53enne di Agna (Padova),
primo paziente Covid uscito a primavera dalla Terapia intensiva
dal Covid Hospital "Madre Teresa di Calcutta" di Schiavonia.
L'occasione è stata una visita di saluto ai medici e al
personale del nosocomio, dove morì il primo paziente di Covid in
Italia. Ad accoglierlo anche il dg dell'Azienda Ulss di Padova,
Domenico Scibetta. "Non credo proprio - aggiunge Ruzza - che
tutte le terapie intensive del mondo siano alleate a raccontare
fandonie. Il virus non è un gioco, non è uno scherzo, purtroppo
esiste. Ed è capace di far male, molto male. I negazionisti sono
degli idioti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA