Niente pubblico, musicisti con la
mascherina, l'orchestra pronta a 'invadere' la platea vuota e il
coro disposto sul palco e nei palchi laterali: la Fenice di
Venezia si reinventa nel rispetto delle regole anti Covid e non
rinuncia al tradizionale appuntamento con il Concerto di
Capodanno, diretto per la terza volta da Daniel Harding, che Rai
Cultura proporrà venerdì 1 gennaio alle 12.20 in diretta su
Rai1, con replica alle 18.15 su Rai5.
"Sarà un concerto diverso, per l'assenza del pubblico, la
nuova disposizione, un palcoscenico che si allargherà a tutto il
teatro", spiega il sovrintendente, Fortunato Ortombina,
presentando l'appuntamento in diretta streaming. "In sala
abbiamo tolto le poltrone per accogliere l'orchestra: lo spazio
continuerà verso il palco dove abbiamo allestito la nostra
chiglia, la straordinaria installazione che riproduce una nave
in costruzione: ha segnato la riapertura del teatro dopo il
primo lockdown, oggi simboleggia l'arca che dovrà portarci in un
mondo nuovo, quello della recuperata normalità".
Con l'orchestra e le voci soliste del soprano Rosa Feola e
del tenore Xabier Anduaga, Harding proporrà una scelta di brani
di grandi operisti italiani ed europei. Si andrà da Mozart con
l'ouverture dalle Nozze di Figaro a due pagine verdiane: l'aria
'La donna è mobile' dal Rigoletto e il celebre coro 'Chi del
gitano i giorni abbella!' dal Trovatore; seguirà l'aria 'Je veux
vivre dans le rêve' dal Romeo et Juliette di Charles Gounod. E
ancora Barcarolle dai Contes d'Hoffmann di Jacques Offenbach,
l'aria 'Ah, mes amis, quel jour de fête!' dalla Fille du
régiment di Gaetano Donizetti. L'Intermezzo dalla Cavalleria
rusticana di Pietro Mascagni introdurrà la parte finale,
affidata ancora a Verdi: l'aria di Violetta 'È strano!… è
strano!… Sempre libera degg'io' dalla Traviata e i cori 'Va
pensiero sull'ali dorate' dal Nabucco e l'immancabile brindisi
'Libiam ne' lieti calici', ancora dalla Traviata. "Non abbiamo
voluto rinunciare a questi aspetti festosi - sottolinea
Ortombina -: al pubblico vogliamo dire che ci siamo, lo
raggiungiamo con questo messaggio di cultura e di bellezza,
confermando quanto la musica sia importante per la gente che ci
ascolta".
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