Il Veneto, in chiave Covid, torna
'giallo'. Ma la nuova classificazione induce alla prudenza,
nonostante i dati sulla pandemia siano ancora in calo. Si teme
l'effetto scuola che oggi ha visto le superiori riaprire al 50%
in presenza e con un notevole sforzo per garantire la sicurezza
sanitaria, ma anche quello degli assembramenti, la 'timidezza'
nell'uso delle mascherine da parte degli studenti nel tornare
alla loro vita e la riapertura, con la possibilità di sedersi,
dei bar.
A fare il consueto punto è il Governatore Luca Zaia: "Il
trend è confermato, sono 32 giorni di continuo calo, ma
attenzione, è un attimo entrare in una zona diversa. Il rischio
è sempre alto. Oggi cambia il sistema di gioco - ha affermato -
e da oggi pesa di più l'individualità personale fino a ieri
surrogata da misure. La preoccupazione è grande. Per cui sono
convinto della necessità di un patto con i cittadini. Diamoci
una mano. Quello che accadrà in queste ore in queste settimane
ci darà la contabilità a fine febbraio. Per ora non ci sarà
nessuna ordinanza, anche se avrei potuto presentarne una contro
gli assembramenti. Voglio investire fino in fondo sui cittadini.
L'unica ordinanza che presenterò sarà quella sulla scuola".
Con il via libera del Cts regionale partirà, nei prossimi
giorni, un monitoraggio periodico nelle scuole superiori per
valutare l'andamento del Covid tra gli studenti, gli operatori e
gli insegnanti. "Il Progetto scuola sarà intensificato - ha
spiegato Zaia -. Ci sono 250 mila persone interessate e quindi
vogliamo essere costantemente informati sul grado di
circolazione del virus, per non trovarci davanti a sorprese. Per
il monitoraggio arriva una nuova ordinanza, tra i contenuti ci
saranno le modalità da seguire, tra cui quella di consentire ai
ragazzi di rimanere in aula, mentre lo studente contagiato andrà
in quarantena a casa; tutti gli altri invece potranno proseguire
in presenza con la mascherina, previo tampone".
La Regione Veneto fa sapere che nelle ultime 24 ore è stato
registrato un leggero rialzo dei nuovi casi di Covid, legato
anche all'inizio della settimana, ma comunque in linea con il
rallentamento dei contagi degli ultimi giorni. Il Bollettino
regionale segnala 510 nuovi casi con il totale a 312.695. I
decessi da ieri sono 39 in più, e il totale dei morti da inizio
pandemia in Veneto è di 8.970. Prosegue la discesa dei dati
clinici, con 1.963 ricoverati nei reparti non critici (-19 da
ieri) e 247 (-7) nelle terapie intensive.
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