Un medico di base del veneziano è
stato indagato per truffa alla sanità pubblica, in quanto
avrebbe svolto continuativamente attività di medico legale,
medico del lavoro ed altro a scapito dell'orario che doveva
vederlo in ambulatorio, a disposizione dei pazienti per i quali
aveva la convenzione con le Uls 3 Serenissima e 4 del Veneto
Orientale. Sono state proprio le segnalazioni dei pazienti, sui
disservizi arrecati loro dal professionista, a far scattare i
controlli e l'indagine della Guardia di Finanza di Venezia. Gli
accertamenti hanno consentito ai finanzieri di acquisire
"concreti elementi" su una attività di libero professionista
svolta dal medico, con un impegno orario estraneo alla
convenzione con le Uls, e notevolmente superiore a quello
consentito dalla normativa di settore. Su richiesta della
Procura di Venezia la Gdf ha eseguito un sequestro preventivo di
oltre mezzo milione di euro.
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