"Bisogna assolutamente evitare di
veder naufragare una ristrutturazione industriale sostenuta da
un piano industriale già valutato positivamente dallo stesso
Mise. Ancora oggi, nonostante le numerose richieste d'incontro
inviate al ministero, non abbiamo avuto risposte. Chiediamo al
neo-ministro Giorgetti, una convocazione urgente, sono a rischio
tra Acc di Mel e i lavoratori dell'ex Embraco di Riva di Chieri
a Torino 750 lavoratrici e lavoratori". Lo afferma il segretario
nazionale della Fim Cisl Massimiliano Nobis che questa mattina
ha partecipato al presidio dei lavoratori della Acc di Mell
(Belluno davanti ai cancelli dell'azienda.
"La tensione sociale - afferma Nobis - sale di giorno in
giorno, già oggi stiamo valutando ulteriori azioni di lotta e
mobilitazione. Serve subito un sostegno finanziario da parte
delle banche per dare liquidità ad Acc e poter così pagare gli
stipendi dei lavoratori e i fornitori e subito lavorare per
concretizzare la costituzione della società Italcomp, polo
italiano dei compressori che coinvolgerebbe, Acc di Mel
l'ex-Embraco di Riva di Chieri. Questo soprattutto dopo il
diniego avuto dalla Commissione europea sulla richiesta dello
Stato italiano di poter dare la sua garanzia al prestito in
favore di Acc, oggi occorrono risposte celeri ad una vertenza
che può essere risolta solo se tutti gli enti e le parti
convolte fanno la loro parte".
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