La guardia di Finanza di Padova ha
sequestrato beni per 18 milioni di euro nell' ambito di
un'indagine che ha portato alla luce una maxi frode all'Iva nel
settore hi-tech e che vede coinvolte 7 persone, tra cui un
professionista romano. Il sequestro, coordinato dalla procura di
Roma, è stato emesso emesso nei confronti di un amministratore
occulto di due società di capitali, titolare di fatto di uno
studio contabile con sede a Roma, entrambe usate quali "società
filtro" in una frode carosello realizzata mediante il
coinvolgimento di vari prestanome e soggetti compiacenti. Il
provvedimento ha riguardato 15 immobili, partecipazioni di 5
società e 60 conti correnti. La scoperta è stata fatta dai
finanzieri di Este che hanno accertato la presenza di un gruppo
che, attraverso la sistematica evasione dell'Iva, si è avvalso
di false fatturazioni per 235 milioni di euro e di fittizie
triangolazioni operate con oltre 90 società dislocate su tutto
il paese - in particolare nelle province di Roma, Milano,
Napoli, Torino, Padova e Ancona - . Il gruppo era riuscito a
imporsi sul mercato nazionale e internazionale della
commercializzazione di prodotti elettronici di qualità,
destinati principalmente alla grande distribuzione.
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