Continuano da 24 ore i tentativi
dei carabinieri dell'Alta Padovana per convincere un 61enne di
Santa Giustina in Colle (Padova) a consegnarsi ai militari e ai
medici, che stanno cercando da ieri mattina di eseguire un
Trattamento sanitario obbligatorio, firmato dal sindaco Moreno
Giacomazzi.
L'uomo, che già nel 2017 era stato destinatario della misura
e si era consegnato non senza opporre resistenza, questa volta
sembra deciso a voler rimanere chiuso in casa. Ieri aveva aperto
la porta alla Polizia locale, ma aveva reagito colpendo con un
forcone un agente, che indossava fortunatamente un giubotto
protettivo. Pare che abbia con sé una motosega, motivo per cui
Carabinieri e Polizia locale stanno prendendo tutte le
precauzioni. A dialogare con lui c'è un mediatore, supportato
dai militari.
L'abitazione dell'uomo è circondata. "La situazione si fa
sempre più complicata - ha riferito il sindaco Giacomazzi -
l'uomo è seguito dagli anni '90 dal Centro di salute mentale di
Camposampiero, altre volte si era opposto ai Tso, ma alla fine
aveva ceduto, questa volta la chiusura forzata in casa per il
lockdown e l'aggravarsi della malattia rendono difficilissimo
condurlo a ragione, sto tenendo costantemente monitorata la
situazione. I carabinieri sono molto cauti, incursioni e
forzature non se ne possono fare, del resto il paziente non ha
commesso alcun reato e un'azione di sfondamento potrebbe
provocargli seri danni alla salute, dobbiamo mediare", ha
concluso.
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