Capolavoro di rara bellezza ma
anche di estrema fragilità: la Cappella degli Scrovegni di
Giotto, a Padova, dal 14 aprile sarà più accessibile grazie a
una tecnologia per l'alta definizione 'made in Modena'.
L'intero ciclo di affreschi è stato acquisito da
Haltadefinizione con tecnologia gigapixel su concessione del
Comune di Padova, proprietario del monumento. Per rilevare
l'intera superficie dipinta di oltre 700 metri quadrati, è stata
realizzata una campagna fotografica per un totale di 14mila
scatti. Dopo un anno di lavoro per l'elaborazione delle immagini
ora è possibile navigare negli affreschi attraverso un visore
multimediale a 360 gradi che offre una prospettiva nuova sul
capolavoro di Giotto: grazie alle sofisticate tecniche di
ripresa l'immagine può essere ingrandita decine di volte senza
mai perdere definizione.
Il visitatore potrà entrare virtualmente nella Cappella e
selezionare l'affresco da scoprire in altissima definizione,
superando i limiti di altezza (nel registro superiore raggiunge
quasi i 13 metri), le distanze di sicurezza e i limiti temporali
della visita dal vivo, per esplorarne da casa ogni particolare.
La digitalizzazione della Cappella degli Scrovegni rientra
nel progetto di valorizzazione e accessibilità del patrimonio
culturale italiano che Haltadefinizione ha iniziato nel 2007
con l'Ultima Cena di Leonardo. Nel 2019 la società emiliana ha
siglato con il ministero per i Beni e le attività culturali un
accordo per la valorizzazione e la promozione delle collezioni
statali che ha portato collaborazioni con la Galleria
dell'Accademia di Firenze, la Pinacoteca di Brera e le Gallerie
Nazionali di Arte Antica a Roma, per la valorizzazione e il
monitoraggio delle collezioni.
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