Agitando delle mutande, con valige simbolo dei viaggiatori e mostando un grande strscione bianco con la scritta blu, "Porto=vita, Venezia=porto", oggi a Venezia sono scesi in campo per chiedere a gran voce lavoro, in crisi da Covid, gli addetti delle categorie che trovano occupazione nei servizi portuali e nel turismo legato allo scalo lagunare.
La manifestazione, con distanziamento e con tutti rigorosamente in mascherina, è stata voluta dal gruppo 'Venezia lavora' e ha portato gli aderenti prima nel centrale Campo Santo Stefano e poi nel vicino Campo San Maurizio, a due passi dalla Prefettura. Lo slogan scandito ripetutamente è stato "siamo in mutande, vogliamo lavoro" e poi "è il momento di dire sì al turismo".
"Siamo simbolicamente al funerale del porto - hanno detto -, non siamo solo lavoratori della crocieristica, siamo persone vivono a Venezia e la fanno vivere".
Significativa la valigia di cartone portata da una signora dove era scritto "Lavorare al porto per abitare a Venezia". Tra i lavoratori molti gli addetti al traspporto bagagli ma anche hostes di terra, guide ed accompagnatrici turistiche.
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