DUNE di Denis Villeneuve è un
blockbuster 4.0 fatto della stessa pasta dei sogni. Un
film-monstre, passato fuori concorso al Festival di Venezia,
pieno di sabbia, insetti assassini, spezie, elicotteri a forma
di libellula, magia, tragedia greca, religione, culto di Mitra e
ovviamente quel deserto 'che si porta via i deboli'.
Protagonista principale Timothée Chalamet nel ruolo di una sorta
di nuovo Cristo, di iniziato, di nome Paul Atreides.
Adattamento dell'omonimo romanzo di Frank Herbert, già
portato sul grande schermo da David Lynch, DUNE, in sala con la
Warner Bros dal 16 settembre, è ambientato in un molto lontano
futuro (si parla del 10037) e racconta come il Duca Leto
Atreides (Oscar Isaac), padre di Paul, abbia l'incarico di
governare il pianeta Arrakis, meglio noto come Dune, un luogo
dal quale scaturisce naturalmente La Spezia, preziosa droga, che
si trova mischiata nella sabbia, che conferisce strani poteri.
Nonostante la pericolosità di tale incarico, Leto si trasferisce
su Dune insieme alla concubina Lady Jessica (Rebecca Ferguson),
al figlio Paul e i suoi più fidati consiglieri. Arrakis non è
certo un luogo facile, sede di una civiltà indigena, guerriera e
leale, chiamata Fremen è stata aspramente contesa per
generazioni perché lì si può appunto avere il controllo de la
Spezia. Ma coloro che cercano di raccoglierla devono
sopravvivere al caldo inospitale del pianeta, alle tempeste di
sabbia della forza degli uragani e ai monolitici vermi delle
sabbia che hanno una bocca grande come uno stadio .
Per Chalamet il film "è il lavoro di una vita. Mi sono
lasciato guidare da Denis e sono lieto di poter definire chi ha
lavorato con me a questo come miei fratelli e sorelle. Spero ci
sia la possibilità di fare un secondo capitolo". Nel cast di
DUNE, girato in Ungheria e Giordania, anche: Josh Brolin,
Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Zendaya, Chen Chang, David
Dastmalchian, Sharon Duncan-Brewster, Charlotte Rampling, Jason
Momoa e Javier Bardem.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA