Incontri, visite guidate, concerti,
passeggiate in bici, dibattiti. Storia e memoria, ma anche
tanta musica, letteratura, tv, per sottolineare che l'ebraismo
è cultura e dialogo, non solo Shoah, discriminazioni, diaspora.
Torna domenica 10 ottobre la Giornata Europea della Cultura
Ebraica e la parola chiave quest'anno è "dialoghi", un tema
pensato anche "come un invito e un auspicio", sottolineano gli
organizzatori, con eventi aperti al pubblico in 108 località e
16 regioni, capofila la città di Padova.
"Accanto alle diaspore forzate, ai secoli di discriminazione
e subalternità, all'Inquisizione, ai ghetti, all'antisemitismo
moderno e alle sue tragiche conseguenze nella prima metà del 900
- sottolinea la presidente Ucei Noemi Di Segni - è sempre
esistito un fiume carsico di dialogo e di scambio con le altre
religioni e con l'intera società, che ha portato anche a
luminosi esempi di convivenza". La storia del popolo ebraico,
dice, "è anche la storia di uno scambio costante e fluido con il
mondo circostante". Ed ecco quindi che in tempi "non facili, ma
ricchi di possibilità e di opportunità" come quelli che stiamo
vivendo, prosegue la presidente delle Comunità Ebraiche Italiane
(citando il dramma dell'Afghanistan ma anche la sentenza della
magistratura italiana contro l'ex sindaco Lucano e la sua
politica per i migranti a Riace) la grande sfida è "trovare
modalità di convivenza nella diversità". Il dialogo, anzi i
dialoghi, servono proprio a questo, ribadisce, a conoscere
l'altro da sé per accettarlo e conviverci.
Tutte le informazioni e gli appuntamenti per le singole città
sul sito dell'Ucei (www.ucei.it/giornatadellacultura)
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