Verrà presentato domani
pomeriggio, alle 15.30 nel Municipio ad Asiago il francobollo da
1,10 euro dedicato a Mario Rigoni Stern, a 100 anni dalla sua
nascita, avvenuta nella località dei Sette Comuni proprio l'1
novembre 1921. Al fronte, in realtà, lo scrittore è stato una
sorta di postino (uno dei suoi primi incarichi fu quello di
portaordini) e di "inventore" di "francobolli".
"Siamo rimasti in pochi a ricordare", sottolineava in
"Aspettando la posta", uno degli ultimi racconti, l'unico nel
quale posta e francobolli dal fronte sono trattati
organicamente. "Per esempio- proseguiva - quando eravamo in
guerra, specialmente in posti lontani come l'Albania e la
Russia, l'unica cosa che ci collegava con l'Italia, con i
nostri, con la morosa, con gli affetti, con la vita tout-court
era la posta". Che naturalmente in tempo di guerra arrivava
quando poteva e voleva.
In un libro di alcuni anni fa, 'Aspettando l'alba e altri
racconti', Rigoni Stern ricorda la cassettina di noce che
doveva servire proprio per tenere le cose più personali e
necessarie per chi era lontano da casa, e tra queste in primo
luogo l'occorrente per la corrispondenza. "Per cinque lire me
l'aveva costruito con materiale d'occasione il caporale
Baiocchi, falegname della nostra compagnia, nell'aprile del 1940
- annotava - mentre eravamo accampati a Castellamonte, nel
Canavese". Quella cassetta da soldati, fuori regolamento il
Sergente nella neve "quando si avvicinò la guerra la consegnò a
una lavandaia, alla quale diede il denaro necessario per
spedirla ad Asiago, alla madre.
Con altri documenti del consistenti archivio di Mario Rigoni
Stern, la cassettina è stata donata dai familiari al Comune di
Asiago. Da questo fondo sono state prelevate e, per ragioni di
sicurezza conservativa (si tratta pur sempre di carta da guerra)
riprodotte alcune di queste buste e lettere che l'1 novembre
saranno esposte nella Sala dei Quadri del Municipio di Asiago,
presente il sindaco, Roberto Rigoni Stern.
La più rappresentativa tra le buste esposte è quella
indirizzata a Giuseppe Rigoni presso Vescovi, Milano. In un
riquadro, nell'area di solito riservata al francobollo, il
sergente Mario Rigoni Stern scrisse: "Zona sprovvista di
francobolli (ma non di cartucce)" disegnando, accanto in un
tondo un paio di sci, la vetta del Monte Cercino circondati
dalle scritte: "Btg. Sciatori. m. 'Cervino' Pista". Affidata il
26 marzo 1962 alla Posta Militare numero 152, al servizio della
Divisione Fanteria Autotrasportabile "Torino" fu presa in carico
il 13 aprile dalla censura milanese che due giorni dopo notò il
'falso' e la ricollocò nei canali postali dove venne tassata
per 50 centesimi.
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