/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Denuncia post odio su social,Procura archivia,non abbiamo Fb

a belluno

Denuncia post odio su social,Procura archivia,non abbiamo Fb

Pm, rete degli uffici non consente accesso a questi canali

BELLUNO, 05 novembre 2021, 12:18

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

La rete internet della Procura non da' accesso ai social network, e così non possono essere svolte indagini per denunce di insulti e post di odio su Facebook. E' la ragione che ha portato gli uffici giudiziari di Belluno ad archiviare la denuncia di una candidata italo-algerina alle ultime Regionali in Veneto, Assia Belhadj, che dopo aver postato su Facebook la propria foto con il velo era stata sommersa dagli insulti offensivi e violenti degli haters. La donna era candidata con la lista di Arturo Lorenzoni.
    La sua richiesta di giustizia è stata frustrata dalla decisione della Procura, che con il pm Katjiuscia D'Orlando ha chiesto l'archiviazione, confermata poi dalla gip Enrica Marson.
    Nel provvedimento i magistrati spiegano innanzitutto che non è stato possibile identificare gli autori dei post in modo chiaro, e inoltre che "la rete in uso all'ufficio non consente l'accesso a Facebook". In passato, prosegue la Procura, queste queste indagini "venivano svolte da personale - che ora non cìè più - che usava il proprio computer privato e il proprio profilo Facebook".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza