Nel terzo trimestre del 2021
l'industria veneta va verso una "normalizzazione" dei livelli
produttivi, che crescono anche se con ritmi più contenuti
rispetto ai due trimestri precedenti. A dirlo sono i dati
dell'indagine VenetoCongiuntura di Unioncamere del Veneto
condotta ad ottobre 2021 su un campione di 2.000 imprese con
almeno 10 addetti, a cui fanno riferimento 75 mila occupati.
Nel periodo luglio-settembre, la produzione industriale ha
registrato una variazione congiunturale destagionalizzata del
+2,5%. L'aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente è del +8,7%. Un risultato che a detta di uniocamere
appare "scontato", considerato che si rapporta al periodo estivo
del 2020 in cui c'erano ancora rallentamenti e incertezze per
l'attività manifatturiera. In questo trimestre la consueta
analisi della distribuzione media dei giudizi espressi dagli
imprenditori risulta fuorviata da un periodo estivo, che per sua
natura appare meno dinamico.
Il terzo trimestre 2021 risulta ancora "anomalo" in quanto si
è lavorato maggiormente rispetto alle scorse estati, grazie
all'allentamento delle misure anti pandemiche e alle riaperture,
ma si è registrata una scarsità delle materie prime e un aumento
dei prezzi. In ogni caso, la produzione rispetto allo stesso
trimestre estivo del 2019 risulta in crescita del +6,3%.
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