Dalle tredicesime l'erario
'strappa' 11,8 miliardi di euro. L'operazione scatterà giovedì
prossimo per i pensionati, mentre per tutte le persone in
quiescenza il pagamento è previsto l'1 dicembre. I lavoratori
dipendenti e quelli privati, infine, riceveranno l'importo entro
Natale. Ma a far festa, per la Cgia, sarà, in particolar modo,
l'erario. La Regione con il più alto numero di beneficiari è la
Lombardia: tra lavoratori dipendenti e pensionati, le persone
interessate saranno poco più di 6 milioni. Seguono il Lazio (
3,25 milioni) e il Veneto (2,95 milioni).Le tredicesime
quest'anno interesseranno 33,8 mln di italiani: 16 mln di
pensionati e 17,8 milioni di lavoratori dipendenti per un
ammontare lordo pari a 45,7 miliardi di euro. Se a questo
importo si levano 11,8 miliardi di ritenute Irpef, in tasca
rimarranno 33,9 miliardi netti. Buona parte di questa mensilità
sarà spesa per pagare la rata del mutuo, le bollette, il saldo
dell'Imu/Tasi della seconda abitazione e la Tari, ma è
auspicabile che la rimanente parte venga usata per rilanciare i
consumi natalizi. Molto dipenderà dall'andamento dell' epidemia
e delle eventuali chiusure che il Governo potrebbe introdurre
nelle prossime settimane. La Cgia stima che la spesa per i
regali natalizi quest'anno dovrebbe tornare alla stessa soglia
del 2019, quando sfiorò i 9 miliardi, ben lontano dai 20
miliardi registrati prima della crisi 2008-2009. La contrazione
in questi ultimi anni in parte è anche ascrivibile al fatto che
molti anticipano a novembre l'acquisto dei regali, approfittando
del "black friday" che ha penalizzato soprattutto i negozi di
vicinato, mentre gli outlet la grande distribuzione organizzata
sono riusciti ad ammortizzare il colpo. In vista della decisione
che dovrà prendere il Parlamento in merito a quale imposta
destinare il taglio da 8 miliardi di euro, per la Cgia la
riduzione deve interessare l'Irpef e non l'Irap.
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