Si è spento alle due e 12 minuti di
questa notte Ennio Doris, fondatore e presidente onorario di
Banca Mediolanum. Lo annunciano la moglie Lina Tombolato e i
figli Sara e Massimo, che "in questi giorni di lutto" desiderano
"mantenere uno stretto riserbo", che chiedono a tutti di "voler
rispettare". I dipendenti e i collaboratori del gruppo, si legge
in una nota, "si stringono uniti e partecipi attorno alla
famiglia Doris e, con enorme commozione, rendono omaggio a Ennio
Doris, grande uomo e straordinario imprenditore".
Ennio Doris era nato a Tombolo (Padova) il 3 luglio del 1940.
"Per oltre 40 anni - si legge in una nota - è stato indiscusso
protagonista della grande finanza italiana nonché imprenditore,
banchiere e fondatore di Banca Mediolanum, una delle più
importanti realtà del panorama bancario nazionale presente anche
in Spagna, Germania e Irlanda". Sposato dal 1966 con Lina
Tombolato, Doris lascia i figli Massimo e Sara e 7 nipoti.
Dal 2000 al 2012 Doris è stato consigliere di amministrazione
di Mediobanca e di Banca Esperia. Dal 1996 ad della holding
Mediolanum fino al 2015, anno della fusione per incorporazione
in Banca Mediolanum. Fino allo scorso 3 novembre, Doris ha
ricoperto la carica di presidente di Banca Mediolanum, per
diventare presidente onorario a seguito di una delibera
assembleare. Era anche presidente onorario della Fondazione
Mediolanum Onlus. Nel febbraio del 1982, dopo un incontro con
Silvio Berlusconi e con il "supporto imprenditoriale e logistico
del Gruppo Fininvest", Ennio Doris fonda Programma Italia, la
prima rete di consulenti globali nel settore del risparmio, con
l'idea di "diventare il punto di riferimento della famiglia
italiana per il risparmio". Tre anni più tardi nasce Mediolanum
Spa, holding cui fanno capo tutte le società del Gruppo. Una
riorganizzazione che permette la quotazione in Borsa nel 1996 e,
nel 1998, l'ingresso nell'allora indice Mib30, delle società a
maggior capitalizzazione. Nel 1997 Programma Italia si trasforma
in Banca Mediolanum.
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