Il Papa torna a parlare
delle "torture che subiscono i migranti quando i trafficanti li
prendono: questo succede oggi, non possiamo chiudere gli occhi".
Lo ha detto ricevendo in udienza gli organizzatori del Festival
interculturale di Giavera del Montello (Treviso), che gli hanno
portato un quadro con questa immagine, e ribadendo l'importanza
di rispettare "la dignità delle persone".
Il pontefice ha parlato del dramma dei migranti anche nel
videomessaggio ai popoli di Cipro e della Grecia in vista del
viaggio apostolico che compirà dal 2 al 6 dicembre. "L'Europa
non può prescindere dal Mediterraneo, mare che ha visto il
diffondersi del Vangelo e lo sviluppo di grandi civiltà". "Penso
anche a coloro che, in questi anni e oggi ancora - prosegue il
Papa -, fuggono da guerre e povertà, approdano sulle coste del
continente e altrove, e non trovano ospitalità, ma ostilità e
vengono pure strumentalizzati. Sono sorelle e fratelli nostri.
Quanti hanno perso la vita in mare! Oggi il 'mare nostro', il
Mediterraneo, è un grande cimitero".
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