Ovs annulla l'effetto Covid: le
vendite nette dei primi nove mesi sono state pari a 978 milioni
(+32,8% sul 2020 e in linea con il 2019) "recuperando così le
vendite perse nel primo trimestre a causa delle chiusure dei
negozi per il Covid-19". Lo si legge in una nota in cui sono
indicate le nuove stime, riviste al rialzo, per il 2021.
L' Ebitda si è attestato a 104,5 milioni, in crescita di 64,4
milioni rispetto al 2020 e di 3,4 milioni rispetto al 2019,
nonostante un primo trimestre dell'anno improduttivo a causa
delle delle chiusure dei punti vendita. La posizione finanziaria
netta al 31 ottobre 2021 è pari a 254,8 milioni, grazie ad una
rilevante generazione di cassa che nei primi nove mesi dell'anno
è risultata essere pari a 65,3 milioni (+112,3m rispetto ai
primi nove mesi del 2020), a cui si sommano 81 milioni derivanti
dall'aumento di capitale.
"L'ottimo andamento è ancor più rilevante se confrontato con
quello del mercato dell'abbigliamento che ha riportato, nello
stesso periodo, un più contenuto +20,3%, tredici punti
percentuali al di sotto delle performance di Gruppo. Ne è
derivato un ulteriore aumento della quota di mercato che ha ora
raggiunto il 9,3%,ponendo ancora una volta OVS come il Gruppo
che è cresciuto più di qualsiasi altro player, fisico e/o
digitale, operante nel mercato dell'abbigliamento in Italia"
commenta l'ad Stefano Beraldo.
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