Al Pala Expo di Marghera, il più
grande centro vaccinale dell'Ulss 3 Veneziana, è arrivata la
Befana: ha appoggiato alla maniglia di uno dei tanti ambulatori
una calza da cinque chili, cucita a mano e gonfia di dolciumi.
E' stata accompagnata da un biglietto che diceva: "Ai medici,
infermieri, personale e volontari tutti del centro vaccinale di
Marghera Pala Expo. La vostra professionalità, disponibilità e
pazienza dimostrata in tutti questi mesi non è passata
inosservata. Non ci sono parole sufficienti per ringraziarvi
tutti se non un grande, anzi grandissimo grazie".
Nel corso della giornata, la misteriosa Befana ha poi svelato
la sua identità agli operatori, andando incontro alla
coordinatrice infermieristica del centro vaccinale Manuela
Barison. La Befana del Pala Expo non è altro che la famiglia
Nazzari: mamma, papà e due figlie di 20 e 24 anni, di Mestre.
Tutti e quattro si sono vaccinati con prima, seconda e terza
dose al mega centro vaccinale di Marghera.
"Quando si sono fatti vedere li abbiamo riconosciuti e ci
siamo commossi - dice Barison -. Abbiamo visto che la calza era
fatta a mano, pensata proprio per noi. Ci devono aver messo
giorni per cucirla e poi riempirla. Regali e biglietti ne
riceviamo spesso. Questo, addirittura a sorpresa, è uno dei
riconoscimenti più belli per noi. Ci ripaga di ogni fatica, di
ogni ora persa di sonno, di ogni insulto gratuito preso da
qualche no vax, di ogni intimidazione, di ogni tensione
risolta".
Una gradita sorpresa anche per il direttore generale
dell'Ulss 3 Edgardo Contato: "Natale, Capodanno, Epifania.
Quanti di noi (sanitari, amministrativi, tecnici, volontari,
dirigenti, dipendenti tutti) in queste feste Natalizie non hanno
smesso un giorno di combattere contro il virus, a servizio della
cittadinanza. Lo fanno negli ospedali, nei punti tampone, nei
centri vaccinali, nelle sale di tracciamento e di pianificazione
vaccinale, a casa degli utenti, negli ambulatori, dietro a un
telefono, negli uffici. A tutti coloro che hanno passato le
festività natalizie al fronte io esprimo il mio più sentito e
caloroso grazie, come ha fatto con questo gesto semplice e pieno
di fantasia la famiglia Nazzari".
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