In Veneto solo uno su cinque beni
immobili confiscati alla criminalità organizzata a partire dagli
anni '80 è stato assegnato alla comunità per un utilizzo
sociale. Lo denuncia l'on. Nicola Pellicani (Pd), membro della
Commissione Antimafia, elaborando i dati del portale
dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione
dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata
(Anbsc).
In tutto, gli immobili confiscati in Veneto sono 460, per un
valore stimabile in molti milioni di euro. Solo 92 sono di fatto
utilizzati con varie finalità, mentre gli altri devono essere
ancora assegnati.
Fra i beni destinati in Veneto, 56 sono stati affidati ai
Comuni, cinque a Ministeri, tre alla Polizia, due ai
Carabinieri, tre alla Guardia di Finanza e 23 ad amministrazioni
statali. La provincia con il maggior numero di beni sequestrati
è Vicenza (129), seguita da Venezia (128), Verona (90), Padova
(78), Treviso (17), Belluno (10) e Rovigo (8). Il patrimonio
immobiliare confiscato è composto soprattutto da appartamenti in
condomini (156) e da box auto (122). Ma ci sono anche ville (4),
terreni agricoli (33), terreni edificabili (4), fabbricati
industriali (5) e un albergo, tutti beni dall'elevato valore
economico.
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