L'automobilista cittadino sloveno
che ieri ha imboccato il raccordo autostradale di Trieste (RA13)
contromano scontrandosi con un'auto che procedeva nel giusto
senso e la cui conducente è morta, avrebbe percorso decine di
chilometri, forse trenta, contromano. Probabilmente già a Sesana
(Sezana, Slovenia) avrebbe cominciato la manovra sbagliata. Lui,
un uomo, di 49 anni, nato a Koper (Capodistria) ma, sembra,
residente nella zona di Comeno (Komen, Slovenia), a pochi
chilometri dal confine di Fernetti, era alla guida di una
monovolume di colore scuro sembra procedesse a velocità molto
sostenuta, 150, forse anche 170 chilometri/orari.
Nello scontro frontale nella corsia di sorpasso sul raccordo
triestino, all'altezza di Duino (Trieste), l'auto che procedeva
nel senso giusto si è incendiata e la conducente è morta
carbonizzata. Si tratta di una donna rumena, di 56 anni,
trasferitasi in Italia dieci anni fa, che abitava in provincia
di Treviso e che avrebbe dovuto sposarsi tra qualche mese e che
stava raggiungendo Trieste per trascorrere il fine settimana con
il compagno. Era madre di figli che vivono in Germania.
Il cittadino sloveno, senza chiamare i soccorsi, in stato
confusionale è scappato a piedi per un chilometro
sull'autostrada, ha sbattuto i pugni su un'ambulanza che ha
incrociato e infine è stato bloccato dalla Polizia di Gorizia,
come testimonia un video postato sui social e individuato dal Tg
Rai Fvg. Non sarebbe stata rilevata la positività ad alcol o
stupefacenti. Gli investigatori stanno vagliando ogni ipotesi
sul caso, comprese quelle di natura psicologica.
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