Sono arrivati al seminario minore
di Rubano i 63 ragazzini ucraini in fuga dalla guerra nel loro
paese. I piccoli, in arrivo da un orfanotrofio, sono ospiti
della Diocesi di Padova che negli ultimi giorni ha attivato una
catena di solidarietà per raccogliere vestiti, biancheria e
giochi. Nel giro di poche ore il seminario di Rubano è stato
letteralmente "preso d'assalto" da cittadini che hanno messo a
disposizione molto più del necessario, tanto che ieri la stessa
Diocesi ha dovuto chiedere uno stop.
I piccoli sono arrivati a Padova attraverso il contatto con
una onlus di Teolo, "L'isola che non c'è" associazione che dal
1999 si occupa di accoglienza ai bambini orfani ucraini e che è
presieduta da Paolo Giurisato. All'arrivo dei bambini stranieri
a Padova ha collaborato la dottoressa Stefania Barbieri,
referente sanitario dell'associazione, il vescovo Claudio si è
fatto portavoce per chiedere alla Croce Rossa italiana e veneta
e all'Ambasciata e al Consolato d'Italia a Varsavia di favorire
il transito in territorio polacco dei minori.
I piccoli sono partiti lunedì, hanno fatto alcune tappe per
ristorarsi e questa mattina alle 11.15 circa sono arrivati a
Padova, dove rimarranno per tutto il tempo necessario.
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